Uno studio tecnico artistico che ha notato l’interesse suscitato dal nostro altare ci ha proposto di creare un’applicazione che permettesse di andare alla scoperta dell’altare della Basilica: significati e fasi esecutive. Un bando della Fondazione del Varesotto che offriva contributi economici per progetti che permettessero di conoscere musei e opere d’arte in tempi di pandemia ha creato le condizioni perché si potesse fare. Così ce lo descrive l’arch. Fabiana Pianezze che ha trascritto la mostra già presentata e ancora presente in battistero per adattarla al nuovo utilizzo.
Il nuovo altare della Basilica di Gallarate, opera realizzata da Claudio Parmiggiani e inaugurata nel novembre 2018, si pone come un’opera complessa, leggibile con diversi codici e simboli interpretativi, e per questo è molto più ricca di come appare alla prima rapida occhiata. A fronte del grande interesse manifestato per l’opera e della partecipazione entusiastica alle visite guidate organizzate ormai due anni fa con il FAI e i ragazzi delle scuole del territorio gallaratese, ci si è domandati come continuare a far conoscere l’opera, in modo semplice e facilmente condivisibile anche ad un pubblico di non addetti ai lavori.
Si è pensato dunque di realizzare un applicativo, una App per smart phone o tablet, che consentisse di visualizzare l’opera in tutti i suoi dettagli e contemporaneamente di rispondere a molteplici interrogativi circa la sua realizzazione, i suoi significati, le ragioni che hanno portato alla scelta dell’artista e tante altre curiosità che connotano l’altare come opera d’arte e come mensa su cui si celebra l’eucarestia.
L’utente che usa l’App ha la possibilità di costruire la propria esperienza in modo del tutto autonomo, passando liberamente da una sezione all’altra, leggendo i contenuti testuali, ascoltando gli approfondimenti audio, sfogliando le gallerie fotografiche, esplorando l’altare nella sua raffigurazione 3D.
L’unico elemento obbligato, per chi aprisse la App per la prima volta, è la visualizzazione del video introduttivo, in cui una carrellata di immagini è montata sulle bellissime parole che Claudio Parmiggiani ha scritto per la sua stessa opera. Dal secondo accesso, il video si potrà saltare. Il video parte in modalità silenziosa con sottotitoli: per ascoltare musica e parole è necessario cliccare sull’icona del megafono che appare in centro allo schermo.
All’interno della App è possibile interagire con la visualizzazione tridimensionale dell’altare, la cui rappresentazione deriva da scansioni 3D dell’altare stesso.
Nella schermata iniziale sono presenti anche tre diverse sezioni tematiche, organizzate in singoli sotto-capitoli:
Sezione altare
- Il Significato dell’opera
- L’Artista
- L’Ambone
- Sezione progettazione
- Studio
- Esecuzione
- Installazione
- Sezione linguaggio della fede
- Liturgia di consacrazione
- Tra Arte e Fede
Una quarta sezione raccoglie dei contenuti aggiuntivi, tra cui l’intervista a Deodato, Sacrista della Basilica, e i riconoscimenti, in cui compaiono tutti i soggetti coinvolti per la realizzazione dell’App.
L’App è stata co-finanziata dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus sul bando Arte&Cultura2020 e consente un godimento individuale dell’opera, così da rispondere alle esigenze pandemiche di garantire una fruizione del patrimonio culturale innovativa e rispettosa delle regole per il distanziamento fisico tra le persone.
L’Applicativo è disponibile sia per sistema operativo iOS che Android; l’App è presente negli store con il nome ARA – Altare Basilica di Gallarate.